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Salute Intestinale e Cute

Cosa c’entra la salute intestinale con la cute?
Diversi studi collegano la salute gastrointestinale con la salute della pelle. Non è casuale, infatti, che i disturbi gastroenterici siano spesso accompagnati da disturbi cutanei su base infiammatoria come acne, rosacea, dermatiti, eczemi e psoriasi. E il principale indagato sembra proprio essere il microbiota intestinale.
In questo articolo, mi concentro sulla connessione tra salute intestinale e cute, due organi apparentemente molto distanti in termini di funzioni e struttura ma, in realtà, capaci di influenzarsi notevolmente.

La Barriera Intestinale

In uno dei precedenti articoli ho analizzato il concetto di barriera intestinale e la notevole importanza della sua integrità come componente essenziale di separazione tra l’ambiente esterno e l’ambiente interno dell’organismo.
E ho anche messo in luce le conseguenze della perdita di selettività di questa barriera, una condizione definita Leaky Gut Syndrome (Sindrome dell’Intestino Permeabile).

Ripercorrendo le caratteristiche della barriera intestinale, questa è caratterizzata da due componenti necessari al mantenimento della sua funzione:

  • Strato epiteliale di rivestimento, che compone la mucosa intestinale caratterizzata da cellule tenute adese da giunzioni strette (tight junction). La contiguità cellulare mantiene una selettività intestinale e impedisce l’ingresso di molecole dannose.
  • Popolazione microbica intestinale necessaria al mantenimento di uno stato di equilibrio.

Le funzioni più importanti di queste due componenti sono:

  • assorbimento di nutrienti come zuccheri, amminoacidi, trigliceridi e acqua
  • attività immunologica di sorveglianza.

Attività Immunologica e cause della flora batterica intestinale alterata che produce infiammazione

L’attività immunologica è molto importante visto che l’intestino entra in contatto costantemente con alimenti provenienti dall’ambiente esterno e che, potenzialmente, potrebbero veicolare agenti patogeni, tossine e sostanze dannose.

Proprio per questo, la barriera intestinale è costantemente pattugliata da cellule immunitarie, per scongiurare l’ingresso di agenti dannosi nel nostro organismo.

L’integrità della barriera e l’attività di sorveglianza immunitaria viene mantenuta efficiente da una flora batterica intestinale in equilibrio (eubiosi), capace di garantire l’integrità della barriera.

Al contrario, una condizione di disbiosi, termine che indica una alterazione qualitativa e quantitativa della flora batterica intestinale, determinata da diverse cause come

  • fattori ambientali
  • scorretta alimentazione
  • assunzione cronica di farmaci

induce una sovra crescita di batteri patogeni con un effetto infiammatorio capace di attaccare l’integrità della barriera.

Vorrei precisare che gran parte degli alimenti di largo consumo che acquistiamo, sono lavorati dall’industria alimentare che li arricchisce di molecole come edulcoranti, coloranti e conservanti per renderli più appetitosi.

E queste sono molecole che il nostro organismo non conosce e che impattano notevolmente sulla salute intestinale favorendo l’instaurarsi della disbiosi ed innescando infiammazione.

Le stesse considerazioni valgono per moltissimi inquinanti ambientali come pesticidi, fertilizzanti e insetticidi che quotidianamente vengono utilizzati in agricoltura.

In seguito a disbiosi, le tight junction che tengono unite le cellule dell’epitelio intestinale si disgregano determinando un’apertura capace di compromettere l’effetto barriera.

Questa condizione, definita con il termine di Leaky Gut Syndrome, determina l’ingresso in circolo di sostanze dannose (componenti batterici, pesticidi, fertilizzanti, ecc) capaci di attivare pesantemente il sistema immunitario, esasperando il processo infiammatorio con ripercussioni a livello di tutto l’organismo.

Uno degli organi che risente della perdita della selettività intestinale è proprio la cute.

Microbiota Intestinale, la causa dei disturbi gastroenterici e disturbi cutanei

Diversi studi collegano la salute gastrointestinale con la salute della pelle. Non è un caso, infatti, che i disturbi gastroenterici siano spesso accompagnati da disturbi cutanei, e il principale indagato sembra proprio essere il microbiota intestinale.

I disturbi dermatologici più associati a uno squilibrio intestinali sono quelli la cui eziologia è su base infiammatoria come acne, rosacea, dermatiti, eczemi e psoriasi.

Una delle molecole oggetto di studio è il p-cresolo, un metabolita prodotto dalle cellule batteriche intestinali considerata una tossina bioattiva e un marcatore sierico di una flora batterica alterata (disbiosi).

Ecco come si sviluppano e manifestano le patologie cutanee

Pare che il Clostridium difficile, battere che compone la flora intestinale, ma che prolifera in condizioni di disbiosi, sia capace di produrre elevati livelli di p-cresolo.

In presenza di una perdita di selettività della barriera, e quindi in una condizione di permeabilità intestinale, il p-cresolo attraversa l’epitelio intestinale, entra in circolo e si accumula a livello cutaneo, contribuendo alle manifestazioni patologiche cutanee sopra citate.

Lo Studio

Sempre più ricerche confermano la stretta correlazione tra disbiosi, permeabilità intestinale e infiammazione, che si ripercuote a livello cutaneo attraverso una iperattività immunitaria e attraverso l’accumulo di sostanze nocive.

Una di queste è uno studio condotto su 300 pazienti affetti da acne, ai quali è stata somministrata una integrazione probiotica mirata con ceppi di L. acidophilus e L. bulgaricus, che ha dimostrato un miglioramento dell’acne nell’80% dei casi, in particolare nei soggetti con lesioni infiammatorie più evidenti.

Il meccanismo d’azione sembra essere una soppressione della proliferazione del Cutibacterium acnes, un commensale della cute capace di proliferare e infiammare il bulbo pilifero, oltre a una riduzione dell’attività immunitaria indotta dall’infiammazione.

Mantenere la salute intestinale con un’alimentazione anti-infiammatoria

Concludo, ribadendo quanto sia importante rivolgere una particolare attenzione alla salute intestinale e mettere in atto tutti i comportamenti necessari per risolvere la disbiosi e ristabilire l’integrità della barriera.

In particolare, possiamo mantenere la salute intestinale con un’alimentazione antinfiammatoria a base di

  • alimenti naturali e integrali
  • cibo ricco di omega-3
  • integratori probiotici mirati

escludendo gli alimenti lavorati e raffinati.

Questo stile di vita contribuisce alla riduzione dello stato infiammatorio e, di conseguenza, al miglioramento del disturbo dermatologico.

 

 

FONTI