Obesità: un potente fattore di rischio di patologie metaboliche
L’obesità è considerata una malattia endemica diffusa soprattutto nel mondo occidentale dove circa 1/3 della popolazione soffre di tale condizione.
L’obesità è uno dei fattori che caratterizzano la Sindrome Metabolica, condizione clinica contraddistinta da questi elementi:
- aumento della circonferenza addominale
- dislipidemia
- ipertensione
- insulino-resistenza.
I fattori di rischio dell’accumulo di tessuto adiposo sull’addome
il tessuto adiposo, in particolar modo a livello addominale e viscerale, causa un incremento dello stato infiammatorio generale di basso grado, considerato un potente fattore di rischio di patologie metaboliche come diabete e patologie cardiovascolari.
Il tessuto adiposo è considerato come un vero e proprio organo endocrino capace di secernere fattori dell’infiammazione come IL-1, IL-6, TNF, MCP-1 con conseguente richiamo di cellule immunitarie all’interno del tessuto.
L’infiammazione di basso grado che si innesca, non solo predispone l’organismo a gravi patologie metaboliche, ma complica il quadro incrementando la tendenza ad accumulare ulteriore tessuto adiposo.
Una interpretazione biologica di questo processo va ricercato nell’evoluzione, quando l’ominide primitivo – a fronte di una ferita infezione o intossicazione (motivi di infiammazione) – produceva Resistina capace di stoccare tessuto grasso per garantire la sopravvivenza durante una probabile carestia in arrivo.
L’eccesso di tessuto grasso, quindi, non solo è un importante fattore di rischio per ulteriori patologie anche molto gravi, ma il suo eccesso stimolerà ulteriore accumulo se non opportunamente gestito.