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Come evitare la verdura e la frutta contaminata rischiose per la salute

Come possiamo evitare la verdura e la frutta contaminata che rappresentano un rischio per la nostra salute?

Lo sentiamo ripetere spesso dai medici dietologi, dai nutrizionisti, dagli esperti di alimentazione nei programmi di informazione a tema. Ma è bene anche capire nel dettaglio e con consapevolezza perché e come possiamo evitare di mangiare quella frutta e verdura che invece di farci del bene, possono risultare nocive perché cresciute in ambienti non sani e perché trattate con pesticidi e fitofarmaci.

Ecco allora alcuni accorgimenti che possono aiutarci a ridurre al minimo il rischio di portare in tavola alimenti di scarso valore. Intanto, è buona abitudine accertarsi sempre della provenienza degli alimenti, prediligendo quelli di origine italiana e dei piccoli coltivatori locali, e poi scegliere gli alimenti di stagione.

Mangiare cibi vegetali è alla base di una dieta sana e bilanciata, ma attenzione alla verdura e frutta contaminata

Comprare frutta e verdura oggigiorno non significa necessariamente acquistare cibo sano, è quindi importante mettere in atto degli accorgimenti che ci permettano di selezionare alimenti vegetali di buona qualità.

Circa il 50% della frutta e della verdura italiane in commercio nel nostro paese non presenta residui tossici di pesticidi e fitofarmaci. Occorre tuttavia prestare attenzione al restante 50%.

Alcuni studi condotti dalle agenzie ARPA hanno rivelato che alcuni campioni di uva bianca siciliana contenevano nove diversi residui di pesticidi e che alcuni campioni di pere provenienti dalla Campania ne contenevano ben cinque.

Allo stesso modo, un campione di vino friulano è risultato contenere sei diversi residui chimici tossici per l’organismo e in altri campioni alimentari di origine vegetale sono state trovate alcune tracce di DDT nonostante diversi decenni di sospensione nelle attivitá agricole come insetticida.

Da dove vengono frutta e verdura che portiamo in tavola?

Conoscere la provenienza di un alimento è fondamentale per preservare la salute legata alla nostra alimentazione.
Ricordo che diversi Stati, soprattutto al di fuori dell’Unione Europea, hanno legislazioni differenti in merito alla permissività di insetticidi e di altri composti tossici.

In alcuni paesi extra UE sono ancora legali alcuni pesticidi che sono vietati nell’Unione Europea da molti anni, ma nonostante questo, raggiungono frequentemente le nostre tavole.

Il DDT per esempio è ancora ampiamente utilizzato in Africa e Sud America, mentre alcuni parassitari sono ampiamente diffusi in Cina, Pakistan, India, Corea e persino negli Stati Uniti. Tra gli alimenti tipicamente di provenienza da agricoltura cinese possiamo elencare le radici di zenzero e curcuma, i legumi in scatola a basso costo e i pinoli.

Quali sono verdura e frutta più esposte ai trattamenti chimici?

Tra gli alimenti più trattati annoveriamo le insalate, le mele, le pesche, i pomodori, i peperoni e le fragole. Ci sono inoltre alimenti che devono essere trattati successivamente alla raccolta per evitare il loro deterioramento durante il viaggio di importazione come le banane, mango e altri frutti esotici.

Uno tra gli insetticidi più utilizzati in Europa è il Clorpirifos, un pesticida organofosfato utilizzato per uccidere i parassiti come insetti e vermi. Il Clorpirifos è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità un pesticida moderatamente pericoloso per l’essere umano: l’esposizione a concentrazioni superiori ai livelli raccomandati è associato a disordini neurologici, alterazione dello sviluppo del sistema nervoso nei bambini e nei nascituri e a disordini autoimmuni.

Ecco perché mangiare frutta di stagione

Il rischio di mangiare frutta contaminata e, quindi, assumere composti tossici con gli alimenti, non è solamente associato al consumo di alimenti di provenienza estera, ma anche al consumo di alimenti non di stagione.

Frutta e verdura cresciuta in serra necessitano per forza di cose di fitofarmaci poiché viene alterato il normale ciclo biologico naturale. Le piante, coltivate al di fuori della loro normale stagione di sviluppo, sono molto più deboli e sensibili all’attacco da parte di parassiti e patogeni con conseguente uso di pesticidi.

La coltivazione in serra conduce inoltre ad un impoverimento delle proprietà nutrizionali di un alimento che si traduce in una riduzione dei livelli di vitamine e antiossidanti. La spiegazione è piuttosto ovvia, al di fuori della stagionalità manca un elemento essenziale: la luce necessaria allo sviluppo della pianta. Ricordo che la luce è il fattore più importante per l’arricchimento della frutta e verdura con vitamine e altre molecole preziose per l’organismo umano.

Mangiare frutta di stagione è una scelta essenziale per la nostra salute. Oltre a contenere un maggior numero di vitamine e sostanze nutritive, la frutta di stagione è più fresca, più gustosa e sana.

Ciò che influisce sulla qualità dei prodotti:

  • pesticidi o altri trattamenti chimici per mantenerne la qualità durante il trasporto
  • le condizioni ambientali non ideali che ne alterano la qualità nutrizionale (meno nutrienti e vitamine)

Il vantaggio di acquistare dai produttori locali è quello di poter conoscere metodi e tecniche di produzione, oltre alla sicurezza che le materie prime siano state coltivate in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

L’acquisto dal produttore locale, offre inoltre la garanzia della freschezza della frutta e della verdura ricche delle loro ottime proprietà nutritive. Chiaro che un frutto prodotto localmente sarà più sano di uno che deve viaggiare chilometri e chilometri per arrivare a meta.

La frutta di stagione è anche più economica perché è disponibile in abbondanza e non ha bisogno di trattamenti chimici aggiuntivi per conservarsi integra.

In conclusione, come abbiamo premesso, per ridurre al minimo il rischio di portare a tavola verdura e frutta contaminata e di scarso valore, è buona prassi accertarsi sempre della provenienza degli alimenti, preferendo quelli di origine italiana e dei piccoli coltivatori locali e gli alimenti di stagione, più buoni e nutrienti.